Folkest 2010

XXXII EDIZIONE

Storia di Folkest 

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In questo nostro piccolo compendio dell’universo fatto di temporali e primule si è fatto un gran parlare negli ultimi tempi dei tagli dei contributi alla cultura: è vero, sono stati forti, forse troppo forti, ma se la necessità aguzza l’ingegno, possiamo tranquillamente affermare che in giro per il mondo c’è tanta musica di grande livello: basta saperla cercare, godere di buona reputazione internazionale e… non sempre la qualità costa cara!

Per l’edizione 2010 vi abbiamo presentato un Folkest di transito, un passaggio verso un’ennesima futura trasformazione del progetto, con alcuni interessanti assaggi fin da quest’edizione, come nel caso della serata spilimberghese dedicata alla Drava, ai suoi popoli e alle sue culture: un’occasione per presentare, con un incontro ufficiale al teatro Miotto un’iniziativa europea triennale che, con l’appoggio dell’UNESCO, ha portato un focus di attenzione di Istituto di studio e media sull’intero percorso di uno dei più affascianti fiumi del Vecchio Continente.

E’ stato un Folkest nel quale hanno confluito varie forze, coabitato varie anime e si sono celebrati alcuni significativi anniversari: i cinquecento anni dalla prima, sciagurata bolla che autorizzava il commercio degli schiavi nell’Occidente cristianizzato e sarebbe stata direttamente responsabile della nascita del blues e del jazz, i duecento anni dello stato della Colombia, i settant’anni “mancati” di Frank Zappa

Un’attenzione particolare è stata dedicata dedicata alla fisarmonica, principe degli strumenti della musica popolare nella Mitteleuropa, grazie a un progetto comune con il Mittelfest. Un progetto che parte lontano, con Riccardo Tesi a San Daniele, passa per Cividale e approda finalmente a Spilimbergo, sul palco e nei locali del centro cittadino.

Una festa della gente, per la gente, tra la gente…

Attraverso tutto ciò Folkest si candida a rimanere quel festival che negli ultimi dieci anni è stato considerato il più grande festival di musica folk del sud dell’Europa.

GLI ARTISTI

Alan Stivell, Bretagna
Alberto Grollo, Italia
An Erminig, Germania/Bretagna
Antiche Ferrovie Calabro – Lucane, Calabria
Ashley Hutching’s Rainbow Chasers, Inghilterra
Banda di Piazza Caricamento, Italia
Barbapedana, Italia
Calan, Galles
Chiriké, Sudamerica/Italia
Claudio Rocchi, Italia
Cristiano De André, Italia
Diaduit, Italia
Ed Schnabl, Austria
Electric Céili, Irlanda
Elsa Martin, Friuli
Eric Bibb, Usa
Ezio Guaitamacchi in “Delitti Rock”, Italia
Fabrizio Poggi & Chicken Mambo, Italia
Folkeltic Band, Italia
Francesco Bearzatti Tinissima Quartet, Italia
Ginger Leigh Band, Usa
Hotel Palindrone, Austria
I Tamburellisti di Otranto, Puglia
Inti Illimani, Cile
Judith Mateo, Asturie
King Chiaullee, Isola di Man
Kurja Koža, Slovenia
La Munglesa, Italia
Los Lobos, Usa
Malanova, Sicilia
Martin Lubenov Jazzta Prasta, Bulgaria
Mimmo Sparacio, Italia
Miroslav Evačic Čardaš Blues Band, Croazia
Nosisà, Friuli
OrcheXtra Terrestre, Italia
Osanna & David Jackson, Italia/Inghilterra
Paul McKenna Band, Scozia
Pucci-Venier, Friuli
Quartiere Latino, Italia
Riccardo Tesi, Italia
Sciacchetrà Street Band, Italia
Simple Minds, Scozia
Sol Ruiz, Cuba
Sväng, Finlandia
Systema Solar, Cuba
Tamburi del Burundi, Burundi
TerraGnora, Basilicata
The Grande Mothers Re-invented, Usa
U’ Munacidde, Puglia
Vujicsics Ensemble, Ungheria