Sabato 16 luglio il Sindaco di Udine Pietro Fontanini ha conferito il sigillo della città al cantautore bretone Alan Stivell, a Udine in questi giorni per il concerto in Castello nell’ambito della 44esima edizione di Folkest.
Alan Stivell, virtuoso di arpa celtica, ha lanciato su scala mondiale la passione per la musica bretone e più in generale il folk celtico facendolo diventare un fenomeno culturale europeo e mondiale.
Stivell, in particolare, ha creato e reso popolare il concetto di musica celtica, attraverso l’unione di culture e stili musicali diversi, ponendosi all’avanguardia di diversi generi dal folk-rock, all’ambient, fino alla world music.
Nel 1972, dopo un suo memorabile concerto a Parigi ed al disco che ne seguì, cambiò non solo l’immagine della tradizione musicale bretone ma divenne sempre più viva l’attenzione dell’Europa per le sue minoranze etniche.
Sempre impegnato nella difesa dei diritti delle minoranze, Stivell è vero capostipite di una generazione di musicisti che, con lui, hanno imparato ad utilizzare – ovvero riutilizzare – gli strumenti tradizionali (anche reinterpretati. come nel caso dell’arpa celtica), facendo proprie le tendenze della musica contemporanea e riuscendo così a trasmettere in forma popolare le proprie radici culturali e identitarie, costituite dalla lingua, dalla storia, dalla mitologia, dall’arte delle minoranze storiche di appartenenza.
Stivell è anche riferimento per tanti artisti del Friuli, terra che ha raggiunto più volte, a partire dal 1985, quando tenne il suo primo concerto al castello di San Daniele del Friuli, ospite della rassegna Folkest.
Ha così motivato il Comune di Udine la scelta di attribuire ad Alan Stivell il ‘sigillo della città’: “per il fondamentale contributo che egli ha offerto all’emancipazione della musica delle minoranze ed il ruolo che essa può svolgere quale veicolo di trasmissione linguistica e culturale. Un ruolo da tenere ben presente e da promuovere maggiormente nell’ambito delle politiche di tutela delle minoranze linguistiche storiche, sia per la ricchezza delle espressioni musicali che presenta il territorio friulano sia per ricadute che esso può anche offrire allo sviluppo delle relazioni nazionali ed internazionali, con positive ricadute anche sulle attività economiche e sui risvolti occupazionali connessi.”