Calexico

Molto amati dalla stampa musicali statunitense e particolarmente dalle stazioni radiofoniche per il loro indie rock tentacolare e cross-culturale, i Calexico hanno trascorso gran parte degli ultimi trent’anni esplorando polverosi confini musicali del Sud-Ovest dell’America, creando canzoni singolari, quasi cinematografiche, misteriose e grandiose tanto quanto i paesaggi desertici dai quali hanno preso ispirazione. I Calexico, forgiati intorno al duo Joey Burns e John Convertino, si sono formato in Arizona nel 1996; la loro musica sprigiona lo spirito del meticciato tipico delle popolazioni del Sud degli Stati Uniti, al confine con il Messico, con sonorità vicine all’alternative country. Negli anni i Calexico hanno pubblicato otto album in studio (tra cui Years To Burn, in collaborazione con gli Iron & Wine, nominato ai Grammy nel 2019), hanno collaborato con molteplici artisti; da Willie Nelson e Jim James a Nancy Sinatra e Neko Case; hanno prodotto e suonato nel seminale album di Amos Lee, Mission Bell; hanno partecipato a innumerevoli festival, dal Bonnaroo al Lollapalooza, da Glastonbury a Roskilde, collaborando con artisti di primo piano come Wilco, Pavement, Arcade Fire e Andrew Bird, sempre con un. Profilo musicale altissimo, tanto che il Washington Post ha descritto lo spettacolo dal vivo della band come quasi impeccabile e il WNYC a stupirsi della capacità del gruppo di ruggire come i Sonic Youth [e] sussurrare come Elliott Smith sul palco. L’ultimo lavoro discografico, El Mirador, si pone sia come punto di osservazione che come faro nell’oscurità; un’opportunità per guardarsi dentro, riflettere sul legame tra la Terra e la gente che la popola. Dopo decenni, la musica dei Calexico rimane sconfinata e romantica, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte in cerca della prossima avventura.